Mestre – Vigasio 1-1. Quando un pareggio vale più di un punto.

E così anche l’ultimo zero nelle statistiche di serie D è caduto, quello relativo ai pareggi del Mestre. Doveva succedere, ed è successo nel migliore dei modi, alla quindicesima di campionato dopo ben 13 vittorie ed una sola sconfitta, dopo aver infranto tutti i record possibili della storia del Club, dopo l’incredibile e importantissima vittoria di Trieste.

Insomma, potendo scegliere quando e con chi, probabilmente si sarebbe scelta questa partita, contro il Vigasio. Del resto i biancazzurri veronesi – una delle squadre più in forma del momento – hanno meritato pienamente un risultato che non era riuscito a strappare nessun’altra formazione al Panisi.

Una squadra organizzata e compatta, quella di mister Cogliandro, che ha saputo erigere un’efficacissima barriera difensiva nei momenti critici, spezzare le trame del gioco orange in fase di impostazione della manovra e pronta sempre a colpire in fase d’attacco.

Sul fronte mestrino invece, alcune assenze importanti e il peso di una partita come quella di Trieste si sono concretizzate in una prestazione non ottimale, quanto meno dal punto di vista mentale, condizionando di fatto prestazione e conseguente risultato.

“Non siamo dei robot”, dichiarava Zironelli a fine gara, comunque molto soddisfatto della reazione finale della squadra, che in inferiorità numerica è riuscita a cercare e trovare il gol del pareggio nei minuti di recupero. E anche i 900 del Panisi hanno capito molto bene la situazione, applaudendo calorosamente la squadra a fine gara.

E’ stata una partita difficile, sin dall’inizio, nonostante il Mestre abbia disputato un buon primo tempo avvicinandosi al gol in più occasioni, ma con un Vigasio sempre pronto a replicare e a concludere. Stanislav Pusca, oggi fra i pali al posto di Rossetto, ha avuto il suo bel daffare, salvando in più occasioni il risultato. E il gol subìto a causa di un pallone sfuggito dai suoi guanti non riesce certo ad inficiare la bella prestazione di un ragazzo che a soli 19 anni si ritrova a difendere con il suo collega Rossetto, la porta della capolista.

Dall’altra parte anche il portiere biancazzurro Maragna dimostra presto il suo valore: è il nono minuto quando Sottovia lanciato dal suo gemello Beccaro, conclude in porta in una frazione di secondo, costringendo l’estremo veronese ad una bella parata con deviazione decisiva. Al 19′ Maragna si ripete ancora ai danni di un lanciato Sottovia, anticipandolo di un soffio.

Il Vigasio replica alla mezz’ora, quando Lauricella si produce in una splendida rovesciata dal limite dell’area che va a stamparsi sulla traversa difesa da Pusca.

Nel secondo tempo subentrano quasi subito Boscolo per Zecchin e Bartoccini per Pettarin (buono l’esordio del ragazzone di Città di Castello, arrivato dall’Aquila Calcio in settimana).

Al 61′ ancora Vigasio con Nchama, che da posizione favorevolissima, spara alta una palla a due metri dalla linea di porta.

Replica del Mestre un minuto più tardi con il solito Zorro Sottovia, che da fuori area impegna Maragna che risponde alla grande. Nello sviluppo dell’azione successiva, una sforbiciata di Bussi dal limite dell’area fa urlare al gol i tifosi, ma la palla esce di pochissimo.

E’ un momento cruciale della gara, dove le due squadre – anche a causa di qualche sbavatura difensiva – si rendono pericolose in più occasioni. E’ ancora Nchama a farsi trovare a tu per tu con Pusca, ma il portiere arancionero è bravissimo a sventare la sua conclusione. Un minuto dopo (siamo al 64′) è Beccaro che ci prova da fuori, ma la palla esce di un soffio.

Al 66′ una ripartenza del Vigasio costringe Ugo al fallo tattico da ultimo uomo. La sua espulsione è inevitabile, come da regolamento.

Siamo a metà della ripresa e si vivono i momenti più difficili della gara, con i veronesi in avanti e il Mestre costretto a difendersi in inferiorità numerica. Pusca neutralizza un bel tiro di Scarpi. E’ ancora Scarpi che poco dopo scheggia il palo alla destra del portiere mestrino da distanza ravvicinata e in tribuna si comincia a considerare di accettare di buon grado il pareggio.

Passata la buriana biancazzurra successiva all’espulsione di Ugo, gli Orange si riorganizzano e ricominciano a tessere le loro trame.

Ma al 37′ il Vigasio passa in vantaggio: un bel tiro di Guccione da fuori area impegna Pusca che in un primo momento pare neutralizzare ma poi si fa sfuggire la palla che entra in rete.

Pochi minuti al termine, in inferiorità numerica. Suvvia, una sconfitta ci può stare, pensano in molti.

Ma quest’idea non sfiora i 10 in campo, i quali con gran carattere, raccolgono le ultime energie fisiche e mentali per riversarsi in avanti più volte, fino all’ultimo, quando da un’azione scaturita da uno schema su punizione, Beccaro è implacabile e realizza il gol del pareggio. Palla al centro e l’arbitro fischia la fine.

Un punto difficile, conquistato a tempo scaduto, grazie alla caparbietà e il carattere di questo gruppo è un punto d’oro. E’ un ulteriore segnale di questo campionato strepitoso, è un buon modo per tornare da oggi ad azzerare tutto, a scrollarsi di dosso il peso di dover sempre vincere e prepararsi al meglio e col pochissimo tempo che rimane a disposizione per la sfida di domenica, ancora al Panisi contro l’ostico Abano, infarcito di ex. Compreso l’allenatore Luca Tiozzo, l’anno scorso sulla panchina arancionera e ieri in tribuna a studiare il modo per fare lo sgambetto agli uomini di Zieronelli.

Sarà sicuramente una partita dura e difficile, contro una squadra dall’organico importante. Una delle più attrezzate del girone. Servirà tutto l’apporto e il calore del pubblico arancionero per ripartire nel migliore dei modi. L’appuntamento per tutti gli sportivi è fissato per domenica 11 dicembre, allo stadio Panisi di Mogliano Veneto, con inizio alle ore 14:30. Mestre – Abano, match clou della 16a giornata del campionato di serie D.

Nella foto di Michela Vitella, Pettarin in azione.

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