Le rettifiche di Stefano Serena riguardo alle sue dichiarazioni apparse sulla stampa di oggi.

Il Presidente Stefano Serena si vede costretto a rettificare alcuni passaggi virgolettati delle dichiarazioni rilasciate alla stampa locale. Ribadisce che d’ora in poi non potrà più accettare dei suoi interventi riportati in modo inesatto, a costo di evitare di rilasciare qualsiasi tipo di dichiarazione alla stampa in futuro.
Queste le parole del Presidente:

“Purtroppo come spesso accade, sono costretto a precisare alcune inesattezze sottili, ma che cambiano il significato delle mie parole.
Analizzando l’articolo del Gazzettino, queste le inesattezze riscontrate:
1)
Si scrive di un imprenditore che avevo sentito tanto tempo fa senza approfondire la questione. Non è vero! Ho dichiarato che NON lo avevo mai sentito prima. Nella giornata di ieri c’è stato il primo contatto.
2)
Si scrive che la persona in questione ha diverse attività. Questo non lo so! NON ho mai detto questa frase.
3)
Si scrive che avrei promesso di rilanciare il calcio a Mestre! Anche se forse è avvenuto, preciso che io mai ho usato la parola “PROMESSO” e nemmeno in questa intervista.
4)
Si scrive che, se tutto va bene sarà C oppure ci adegueremo. NO, ho detto che se non ci sarà trattativa o se la stessa non dovesse andare in porto, nulla cambierà rispetto alla decisione di venerdì annunciata in conferenza stampa. Ovvero chiederemo di iscriverci in Eccellenza!
5)
Si scrive che sono inibito a causa della mancanza del pagamento degli emolumenti di febbraio. NON CORRISPONDE A VERITA’! La squalifica deriva dal mancato versamento dell’Irpef di febbraio 2018 in deroga rispetto alle scadenze fiscali italiane: per il fisco era il 16/4, per la federazione andavano anticipate al 16/3. E’ stata una errata interpretazione dello studio paghe, consulenti del Mestre. Preciso che lo stesso giorno, 27/3 in cui ci hanno informato, il pagamento é stato fatto immediatamente. E noto con rammarico che si persevera, riportando questa inesattezza, nonostante io abbia chiarito più volte la vicenda nei minimi dettagli.
6)
Si scrive che ieri si è riaperta una trattativa. Non è vero! Ieri c’è stato questo primo contatto. Non esiste oggi alcuna trattativa. Se questa ci sarà lo sapremo lunedì o martedì. Ma oggi non si può definire trattativa aperta.
7)
Non c’è mai stata alcuna fusione tra la mia società e quella del VicePresidente Nhezaj. Io non ho, ad oggi, mai fatto nessuna fusione.

Sulla Nuova Venezia Mestre si scrive che è stato consegnato l’assegno circolare di 30.000€. Non è vero! Se fosse, significherebbe che lo stesso si sarebbe dovuto fare venerdì (giorno della conferenza stampa). Non mi risulta che di sabato le banche siano aperte!

Tutti passaggi che se non riportati fedelmente, forse non cambieranno molto la situazione di chi deve vendere il proprio giornale, ma che potrebbero invece avere delle ripercussioni in un momento delicato come questo, nell’eventuale trattativa che potrebbe aprirsi. Anche il solo fatto di affermare che un imprenditore è pronto ad affiancarmi, significa dire – allo stato attuale – qualcosa che io non posso confermare, perché dovrà essere il diretto interessato a deciderlo e lo sapremo solo nelle prossime ore.

Preciso infine che non avrei mai voluto che uscisse questa notizia, principalmente per due motivi:
1) Per preservare l’eventuale trattativa e il mio interlocutore.
2) Per non creare false aspettative nei confronti dei tifosi. Questa notizia è destabilizzante, specie nel caso in cui tutto dovesse restare come prima. E la cosa non dipende dalla mia volontà. La mia ferma intenzione, e quella dell’ACMestre, è stata quella di mantenere il massimo riserbo sulla questione, proprio per garantire da un lato l’interlocutore e dall’altro tutti i nostri tifosi. Io mi sono solo limitato ad affermare che farò tutto il possibile per il Mestre fino all’ultimo secondo, non lasciando nulla di intentato. Ed è esattamente quello che sto facendo. Questa notizia sarebbe dovuta rimanere riservata proprio per questi motivi e solo per il fatto che oramai stava circolando incontrollata, è stato emesso il breve comunicato ufficiale. Nel quale, peraltro, ci si atteneva solo ai fatti e non alle ipotesi.
In conclusione, ribadisco che ho ritenuto necessario questo chiarimento proprio perché ESIGO il massimo rispetto nei confronti dei nostri tifosi che stanno vivendo un momento di particolare apprensione e attesa. Non vorrei poi trovarmi a dover smentire cose mai affermate”.

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