Mestre e Maceratese: storia di un gemellaggio lungo 40 anni.

Fra i più antichi gemellaggi italiani e sicuramente uno dei più longevi: Mestre e Macerata sono legate ad un vincolo profondo che dura da 40 anni.

E non a caso citiamo il nome delle due città prima di quello delle due squadre di calcio (AC Mestre e SS Maceratese), perché questo legame è andato ben oltre le mura dei due stadi, fino ad intrecciare rapporti di fratellanza fra gli abitanti delle due città. Ricordiamo – solo come esempio – il racconto di un nostro concittadino che un’estate passò per il centro di Macerata durante un giro turistico con la madre: si avvicinò qualcuno sentendo la parlata e gli chiese: “Ma sei de Mestre?” Alla sua risposta affermativa, lui e la mamma vennero accolti in famiglia, con tanto di pranzi offerti e visita alla  (bellissima) città.

Tutto iniziò durante la lontana stagione 1980/81, quando in C2 il Mestre di Bivi e Speggiorin si trovò nel girone con la Maceratese di Pagliari e Morbiducci. Un girone costellato di derby (per il Mestre quelli con Venezia e Padova, per la “Rata” in primis quello con la Civitanovese ma anche Anconitana, Osimana ecc.).

In occasione della sfida in terra marchigiana, gli Orange con un centinaio di tifosi al seguito, si ritrovarono fuori dallo stadio Helvia Recina ma la partita fu rinviata per neve. Oltre 400 chilometri fatti ed altrettanti da rifare per gli infreddoliti supporters arancioneri. I tifosi locali si organizzarono immediatamente per dare conforto ai mestrini, portando panini e vino per tutti e dandosi appuntamento per le gare successive. Da quel giorno nacque una delle più belle amicizie della storia del calcio italiano.

Un legame che si è consolidato nel tempo: dopo l’accorpamento del Mestre da parte di Zamparini, i ragazzi della Rata furono gli unici a riconoscere l’identità sportiva arancionera e a non lasciare sola una piazza nel suo maggior momento di difficoltà, perché rimasta senza la propria squadra.

E così, nonostante le disavventure dei due club, nonostante la distanza e la mancanza di sfide ufficiali, i ragazzi di Mestre e di Macerata sono rimasti sempre in contatto, anno dopo anno, tramandando questo valore anche alle generazioni più giovani, anche nel nome e nel ricordo dei loro due più grandi rappresentanti del tifo prematuramente scomparsi: Tiziano Bergamo conosciuto come il Tito e Fabrizio Giustozzi detto lu Just a cui i ragazzi di Macerata hanno intitolato la loro curva.

Oggi si festeggiano i 40 anni di questa indissolubile amicizia, una data importante che riteniamo giusto sia ricordata anche dal nostro club, oltre che dai nostri tifosi.

Un grande esempio di come lo sport possa unire, della forza di questo sport, capace di travalicare l’aspetto strettamente agonistico fino ad arrivare al cuore della sua gente. Tanto da potersi sentire ognuno a casa propria in entrambe le città, alla faccia dei 403 chilometri di distanza.

Mestre e Macerata, auguri per i vostri primi 40 anni!

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