Mestre – Virtus Vecomp Verona 2-1

Vietato dire “buona la prima” in casa Orange. La passata stagione l’esordio fu altrettanto convincente, salvo poi inanellare la striscia negativa più lunga dell’intero campionato.

Ma meglio così: 3 punti in cantiere valgono ben più di qualsiasi superstizione, tanto più se conquistati in una prima giornata di campionato dove per i tifosi le incognite erano comunque tante. Squadra totalemente rinnovata, nuovo allenatore e esilio forzato a San Donà di Piave, a causa del rifacimento del manto erboso dello stadio Panisi di Mogliano Veneto. Inoltre il calendario ci poneva di fronte un avversario di tutto rispetto, visto che i rossoblu veronesi navigano da anni nelle zone alte della classifica e solo la scorsa stagione erano arrivati con merito a disputarsi la semifinale dei playoff con il Campodarsego.

Nonostante i timori della vigilia, buono anche l’apporto del pubblico: un mini esodo di un centinaio di macchine provenienti da Mestre ha permesso agli uomini di Zironelli di sentiresi a casa anche in riva al Piave.

Schieramento di rito: 3-5-2 in campo, con i due esterni di centrocampo pronti al sacrificio e a macinar chilometri a seconda delle fasi di gioco. In avanti si punta sulla coppia Kabine-Beccaro, con Dell’Andrea pronto al supporto dalla fascia. Rossetto in porta, dopo aver saltato il turno di Coppa Italia causa squalifica.

La prima incursione è della Virtus al 6′: Mensah, dopo una lunga sgroppata sulla fascia destra, lascia partire un tiro senza grosse pretese che esce alla sinistra della porta di Rossetto.

Risposta del Mestre tre minuti più tardi con Boscolo Papo: il suo tiro dai 20 metri è alto sopra la traversa.

Al 18′ è Kabine che su punizione, impegna il portiere avversario, complice anche una deviazione della barriera.

Alla mezz’ora azione prolungata del Mestre, con Beccaro che finalizza, ma la palla è alta.

Pericolo al 36′: Peroni si invola sulla fascia destra e il suo cross trova la testa di Mensah all’atezza del palo destro della porta di Rossetto, il numero 10 rossoblu schiaccia bene ma non inquadra la porta e il pericolo è sventato.

37′: traversone di Pettarin, Beccaro calcia al volo forse troppo frettolosamente e la palla è fuori.

Al 40′ il gol del primo vantaggio: scambio in velocità al limite dell’area e Beccaro non sbaglia, incrociando di destro. E’ l’1 a 0.

Il secondo tempo pare scorrere senza particolari pericoli per la porta di Rossetto, ma si sa, l’1 a 0 non è mai un risultato che desta sicurezza e i tifosi mestrini lo sanno bene. Come lo stesso Zironelli che accompagna le giocate dei suoi, quasi a voler entrare in campo.

E’ il 63′ quando il mister decide di avvicendare Kabine con Sottovia e al 70′ manda a riposo anche Capitan Pettarin facendo entrare Bussi.

Il Mestre continua ad avere il pallino del gioco e al 77′ Boscolo Papo impegna con un tiro da fuori il portiere veronese. Pochi secondi dopo, l’azione più clamorosa, che alza di un paio di voti la pagella del giovane Guagnetti, portiere rossoblu: parte sulla fascia Veronese che gira su Sottovia a centro area e primo miracolo del portiere della Virtus, che si ripete un secondo dopo su Bussi. All’ennesima ribattuta, ancora Thomas Veronese prova a piazzarla, ma la reattività di Guagnetti nega al difensore mestrino la gioia del gol del 2 a 0.

Le regole non scritte del calcio parlano chiaro anche questa volta: gol sbagliato spesso equivale a gol subìto. Passano solo due minuti e la Virtus pareggia con il nuovo entrato Sciancalepore, che approfitta di un’incomprensione difensiva per un fischio dell’arbitro che non arriva.

E’ il pareggio. mancano 10 minuti e in tribuna affiorano comprensibilmente tutti i timori derivati dai ricordi dello scorso campionato, quando nei minuti finali si sono lasciati per strada molti, troppi punti.

Zironelli si sbraccia, urla, vuole la sostituzione tattica non concessa immediatamente dall’arbitro. Entra Giampietro Zecchin per l’applaudito Beccaro.

Il Mestre si riversa in avanti alla ricerca della vittoria ed è ancora Boscolo che lancia Bussi che va di testa ma è anticipato di un soffio dal portiere avversario.

Siamo oramai al 90′ e il Mestre guadagna una punizione sulla trequarti avanzata destra: sulla palla Zecchin e l’area veronese si affolla. Ma Zecchin sorprende tutti e piazza un gran tiro a girare che si insacca direttamente alle spalle di Guagnetti. E’ il gol del 2-1. Tutti in campo ad abbracciare l’eroe del giorno, Zironelli compreso, tutti in piedi sugli spalti.

Al termine, squadra sotto la curva a ringraziare chi non ha smesso un solo attimo di incitarli e grandi sorrisi in tribuna, per un risultato che va oltre i tre punti meritatamente conquistati.

acs

Nella foto di Marco Parente, l’esultanza di Zecchin.zecchin

  • Piergiorgio Danuol 5 Settembre 2016 at 22:58

    Buon esordio per una squadra con 10/11 nuovi in campo rispetto allo scorso campionato, bene il primo tempo anche se è mancato l’ultimo passaggio per concretizzare di più, nella ripresa una piccola ingenuità è costata il pareggio ma alla fine tre punti meritati. Ci sono ottime individualità per formare una squadra da prime posizioni. Gritti in difesa sempre in anticipo sull’avversario, Veronese sulla destra propositivo, Boscolo il più attivo a centrocampo, Beccaro garanzia in attacco e bene la vivacità di Bussi quando è entrato, Zecchin micidiale su punizione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *