MESTRE DIROMPENTE: 5-2 AL MONTEBELLUNA

Finisce in tripudio: squadra e tifosi (sempre più caldi e numerosi) a festeggiare insieme. Un inizio di stagione che sembra spazzare via molti dubbi e ataviche diffidenze: “Yes, we can!”. Sì, non ci spingiamo oltre, ma quanto meno ora lo sappiamo…possiamo!
Ziro si presenta ai piedi del Montello cambiando ben cinque undicesimi della formazione che ha battuto la Virtus Verona e forse è questo il dato più significativo di una squadra preparata e pianificata nella sua interezza, puntando sì al valore dei singoli, ma soprattutto a quello del gruppo e sull’adattabilità dello stesso al modulo zironiano.
Ma se il condizionale è d’obbligo riguardo al risultato finale (non dimentichiamoci che siamo solo alla seconda di campionato), una certezza si fa oramai spazio: il Mestre è una squadra-spettacolo. Comunque possa andare, gli Orange giocano eccome! Costruiscono ogni azione, si divertono e fanno divertire. Non a caso in Società si è deciso di prolungare la campagna abbonamenti fino al 30 settembre, convinti in un’ulteriore impennata del numero di tessere sottoscritte.
Passa pochissimo dal fischio iniziale e già il Mestre mette in chiaro che tipo di partita sarà: è Dario Sottovia che si libera bene e calcia in porta, ma il portiere trevigiano sventa.
Ma è il Monte a passare per primo: siamo al 5′ quando De Vido crossa per la testa di Fasan che, libero, insacca alle spalle di Rossetto.
Il Mestre reagisce di par suo, prima riprendendo saldamente in mano il pallino del gioco, poi arrivando alla conclusione. Come quella di Beccaro al quarto d’ora, con palla di poco sopra la traversa. Neanche due minuti e Bussi colpisce il palo; Sottovia è il più lesto ad arrivare sul pallone, spedendolo in rete. E’ il pareggio.
Ma l’assedio alla porta di Milan è solo all’inizio: al 22′ Fabbri per Bussi che in corsa coglie il suo secondo legno personale. Un minuto dopo è ancora Sottovia che impegna l’estremo del Montebelluna.
Il portiere trevigiano si ripeterà poco dopo, salvando la propria porta da un’incursione di Gritti, mentre è De Vido che al 39′ anticipa di un soffio Fabbri, negandogli il probabile gol del vantaggio arancionero.
Ma è questione di poco, il gol è nel’aria. Ed è ancora Sottovia che è lestissimo a recuperare un pallone ribattuto dal portiere ed insaccare. Siamo al 43′.
La musica, o meglio, la sinfonia non cambia nel secondo tempo: gli Orange paiono assatanati e non certo paghi del risultato. E’ ancora l’eroe del giorno che si invola in profondità e da posizione angolata trafigge la porta biancoblu. Sottovia-gol, 1-3.
Quando la partita, più nel gioco che nel risultato, sembra ampiamente in mano agli uomini di Zironelli, arriva il 3-2 del Monte: una bella stoccata di Savi mette il pallone in rete al 63′.
Ma il martello arancionero riprende immediatamente a sconquassare il muro avversario. Ancora Mestre, ancora arancione e nero, sul campo come sugli spalti, dove dal settore si alzano alti i cori di battaglia. Stavolta è Zecchin che la piazza da campione, come in questa serie se ne vedono poche. Ma lui, evidentemente, questi numeri li saprebbe fare anche sotto la doccia. E’ il 4-2 e siamo al 76′.
Finale senza patemi con Pettarin che all’ultimo minuto è bravo a mettere il fiocco ad una splendida prestazione, con il gol del 5 a 2.
Questo è un grande Mestre, capace davvero di far sognare il suo popolo come mai prima. La strada è lunga ed in salita, ogni partita una battaglia e molte avversarie attrezzate e agguerrite. Ma questi ragazzi non saranno mai soli e che lo sappiano tutti, nessuno mollerà di uno solo centimetro. Ed ora sotto col Cordenons, cosapevoli che sarà la partita più difficile, come tutte quelle da cui si aspettano conferme.
Avanti Orange!

L’esultanza di Dario Sottovia, autore di una tripletta, nella foto di ZenZeroZeta.

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