Cittadella – Mestre 0-0
Lo sappiamo, in luglio i risultati valgono quel che valgono e Mauro Zironelli è il primo a ribadirlo, ma è certo che costringere al pareggio una squadra come quella padovana, ulteriormente rafforzata e data fra le probabili protagoniste della prossima stagione di serie B non è comunque cosa da poco.
Nonostante le due compagini siano ancora comprensibilmente indietro nella preparazione, a Lavarone di gioco se ne vede ed è spesso il Mestre a farlo, mettendo più volte in difficoltà la difesa granata.
Le gambe sono ancora imballate, ma l’intesa c’è. Vecchia guardia e nuovi arrivi, “anziani” e giovani dimostrano sul campo di Lavarone ciò che già si era capito durante il ritiro di Piancavallo. Il Mestre edizione 17/18 deve ancora lavorare molto, ma è già “squadra”.
Gli Orange si presentano con Favaro in porta, Gritti, Perna e Politti dietro, Fabbri, Kirwan, Zecchin e Casarotto e davanti con Beccaro, Sottovia e Spagnoli. Salvo poi cambiare drasticamente nella seconda frazione di gioco: saranno 10 su 11 i i cambi schierati da Zironelli all’inizio del secondo tempo, con una difesa composta dagli under (ottima la loro prestazione) e Bussi, Pozzebon, Pereira e Sodinha in avanti.
A ribadire che – alla faccia del salto di categoria – la musica sarà sempre la stessa: un Mestre pensato per aggredire alto l’avversario e giocare in avanti con più soluzioni offensive. Con quel pizzico di fantasia in più tutto brasiliano.
Quindi, comunque vada, una cosa sembra certa: ci sarà proprio da divertirsi.
Prossimo appuntamento sul campo giovedì 3 agosto, quando al Ballarin di Chioggia il Mestre affronterà in amichevole la Clodiense.