Mestre – Cordenons 1-0 – Salutate la Capolista!

Chiunque conosca un po’ questo sport e le sue dinamiche, sapeva che non sarebbe stato affatto facile. La terza vittoria di fila è statisticamente la più difficile da inanellare, tanto più se ad inizio campionato. Per questi colori poi, è un dato che già oggi diventa storico, visto che bisogna cercare nei meandri degli archivi una partenza simile per la squadra arancionera.

E Zironelli, uomo di calcio, sapeva bene le insidie di un match che poteva ingannare, guardando solo la classifica delle prime due giornate.

Facile infatti, non è stato. Il Cordenons visto a Chioggia si è dimostrata una compagine solida, scesa al Ballarin per non prendere gol e chissà mai, magari per punire con i due marpioni che si ritrovava in attacco: Maccan e Zubin.

E il 3-4-3 di Ziro ha fatto fatica a decollare, forse più di testa che di gambe.

Ben inteso: la partita è stata a senso unico, con un possesso di palla costante da parte degli Orange senza che i granata friulani producessero mai occasioni davvero pericolose per la porta di Rossetto. E i nove angoli a zero a favore del Mestre lo testimoniano.

Lunga fase di studio nel primo tempo: il primo “assaggio” lo fa Boscolo, che all’11’ con un destro da fuori area spedisce la palla sopra la traversa.

Si deve aspettare il 27’ per vedere il primo vero pericolo per la porta friulana: calcio d’angolo di Zecchin per Pinton che di testa non riesce ad imprimere la giusta potenza alla sfera.

Al 35’ è ancora Zecchin che – praticamente da fermo – piazza una palla a giro delle sue che sfiora il palo alla destra del portiere.

Nella seconda frazione di gioco Kabine subentra presto per Bussi e si fa vedere al primo pallone giocato ma la sua bella volèe viene parata dal giovane portiere granata.

Ora pare un Mestre più convinto delle proprie potenzialità, più determinato a dare una svolta alla partita. La spintina in più arriva da chi non ti aspetti: Maccan, già ammonito nel primo tempo per proteste, si becca il secondo giallo ed è costretto a rientrare nello spogliatoio, accompagnato dagli “incitamenti” dei tifosi mestrini che evidentemente non hanno dimenticato la maglia indossata dall’attaccante lo scorso campionato.

Ci prova Beccaro al 17’, molto bravo a posizionare il corpo per controllare al meglio il suo tiro dai 22 metri, che comunque risulta di poco alto.

Il “Becca” si rifà due minuti più tardi, inventando un bellissimo assist per il suo gemello Sottovia, che è bravissimo a concludere alle spalle di Grubizza. E’ il gol dell’ 1-0 e la partita pare cambiare. Non tanto, come già detto, nel controllo del gioco, quanto in consapevolezza e determinazione.

Il Cordenons si difende in nove, come può, orfano di Maccan e con il solo Zubin in avanti, speranzoso fino all’ultimo di ricevere il pallone utile che non arriverà.

Ma è ancora la premiata ditta Beccaro-Sottovia che si rende pericolosa con un’azione in velocità al 21’, conclusa da Dario Sottovia di pochissimo a lato.

Il Mestre controlla ora con più tranquillità e si intravedono le pregevoli giocate che gli uomini di Zironelli hanno nel loro repertorio.

La più importante vede protagonista Thomas Veronese, subentrato da alcuni minuti al posto di Fabbri, che al 29’ si produce in un tiro da posizione angolatissima, che impegna notevolmente il portiere avversario. Prontissimo a raccogliere la ribattuta il solito Sottovia, che però stavolta spedisce la palla fuori, seppur di pochissimo.

Finale tranquillo con il Mestre padrone del gioco, fino al triplice fischio. Alla fine tutti sotto la curva a ringraziare e a cantare con i tifosi (con Beccaro armato di megafono). Tifosi che anche questa volta non hanno fatto mancare il loro supporto, seguendo la squadra nell’ennesima “trasferta” in più di 200.

Appuntamento fra sei giorni per il big match di giornata, a fare visita all’attrezzatissimo Campodarsego. L’entusiasmo cresce, il primato è in solitaria e si prevede una grande mobilitazione di tifosi al seguito della squadra. Per continuare (o forse solo iniziare) a sognare davvero.

Foto di Marco Parente

 

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